Il mio profilo professionale
Chi sono
Mi chiamo Stefania e sono psicologa e psicoterapeuta abilitata specializzata nel trattamento di pazienti adulti e in età evolutiva.
La mia formazione è in terapia cognitivo comportamentale. Questo approccio permette un intervento a medio/breve termine nei casi in cui la richiesta di cura riguarda il sintomo, ma se il paziente vuole intraprendere un percorso che arrivi alla radice del disagio è possibile lavorare attraverso strategie terapeutiche come EMDR, Schema Therapy e tante altre.
Dal 2006 lavoro e sono in formazione continua nel campo del supporto psicologico e della risoluzione di problematiche emotive affrontate da bambini, adolescenti, adulti e genitori.
Il mio studio è uno spazio pensato per accogliere al meglio grandi e piccini, loro che sono il cuore pulsante del mio lavoro.
informazioni utili
Chi non sono.
Per mia figlia, la parte più interessante del mio lavoro è “sapere i segreti”. Qualcun altro immagina che essere psicoterapeuta significhi avere un superpotere che permette di leggere la mente...
Guru
Giudice
Confidente
Psicologia e benessere
Il Blog
Guardare il mondo, immaginare il futuro.
Una cosa in cui nutro un’incrollabile fiducia
è la capacità delle persone di essere umane – di riconoscere
il proprio disagio, di fare i conti con le proprie paure
e di mettercela tutta per vivere la propria vita
nella massima consapevolezza.
Quando penso al futuro sogno una realtà in cui il disagio emotivo e psicologico non è più vissuto come qualcosa da nascondere o un’esperienza di cui vergognarsi.
età evolutiva
Cosa può fare lo psicoterapeuta
per il bambino?
Valutazione
psicologica
Una cosa in cui nutro un’incrollabile fiducia è la forza delle persone che hanno il coraggio di essere umane – di accettare le proprie vulnerabilità, di fare i conti con le proprie paure e di mettercela tutta per vivere la propria vita nella massima pienezza.
Intervento psicologico / psicoterapeutico
La risoluzione del problema viene affrontata in collaborazione con genitori e insegnanti. Il sostegno al giovane paziente si articola in più fasi: psicoeducazione e alfabetizzazione emotiva, utilizzo di tecniche cognitive e comportamentali e prevenzione delle ricadute. Contemporaneamente, la terapia prevede un intervento di parent training/teacher training, ovvero la trasmissione agli adulti di strumenti utili per interfacciarsi con il bambino nel modo più appropriato.
Valutazione
neuropsicologica
A seguito di un primo incontro con i genitori e dopo aver raccolto la storia di vita del giovane paziente, lo specialista propone degli incontri valutativi con l’obiettivo di tracciare un profilo accurato e puntuale dello sviluppo neurocognitivo del bambino. Successivamente si valuterà con i genitori il percorso terapeutico più adatto (potenziamento cognitivo, logopedia, tutor cognitivo per lo svolgimento dei compiti, psicomotricità).
età adulta
Quali sono i principali
disturbi in età adulta?
Ansia e
Depressione
In determinati momenti o giornate della vita sentirsi tristi è assolutamente naturale. La depressione si distingue dalla normale tristezza per la tonalità affettiva molto più marcata, e per il fatto che i sintomi depressivi interferiscono con le abituali attività sociali e lavorative.
L’ansia, invece, è un sistema di risposta che coinvolge fattori cognitivi, emotivi, comportamentali e fisiologici che riguarda una minaccia futura.
Disturbi
da trauma
Il luogo comune tende a definire trauma psicologico qualunque evento negativo per la persona che lo ha vissuto. In realtà, evento traumatico ed evento negativo sono diversi e comportano differenze negli esiti.
Il trauma deriva dall’esposizione a un evento emozionalmente forte che ha rappresentato una minaccia per la vita della persona o per quella di altri. La sua caratteristica fondamentale è che il soggetto reagisce con un sentimento di impotenza derivante dal percepirsi incapaci di fronteggiare la minaccia.
Disturbi della
nutrizione
I disturbi alimentari sono caratterizzati da comportamenti che portano a un consumo di cibo alterato al punto da compromettere la salute fisica o il funzionamento psicosociale dell’individuo.
Colpiscono soprattutto la popolazione femminile con un rapporto 9:1 e questo rapporto si affievolisce nella fase adolescenziale, dove la forbice può restringersi fino a 3:1. L’adolescenza, infatti, risulta essere il periodo della vita con il rischio più alto di sviluppare un disturbo alimentare.