Disturbi dell'attaccamento
Il senso di attaccamento è naturalmente legato al bisogno di sentirsi protetti, e di per sé non costituisce un’esperienza negativa: l’attaccamento infatti garantisce al bambino una “base sicura” da cui partire per sviluppare le proprie capacità di relazione con le altre persone.
Quando però fanno la loro comparsa i Disturbi dell’attaccamento, quello che dovrebbe essere la base di un necessario legame (ad esempio quello tra genitore e bambino) rischia di trasformarsi in qualcosa di pericoloso.
Se un bambino sviluppa un Disturbo dell’attaccamento non è raro trovare nel quadro clinico anche altri disturbi psicopatologici, come ritardi dello sviluppo, disturbi alimentari e difficoltà sul piano sociale e relazionale.
I disturbi dell’attaccamento insorgono solitamente prima dei 5 anni di età, e possono essere espressi con due modalità dagli esiti opposti: il tipo inibito e il tipo disinibito.
Il bambino con un tipo di attaccamento inibito si rifiuterà di esplorare il proprio ambiente sociale, proverà disagio o repulsione nel ricevere attenzioni fisiche (es. baci, coccole e carezze) e dimostrerà preoccupazione o stati d’ansia in corrispondenza di situazioni sociali.
Il bambino con un tipo di attaccamento disinibito, al contrario, sembrerà non avere una figura di riferimento specifica e mostrerà atteggiamenti eccessivamente socievoli che potrebbero portare a derive potenzialmente pericolose, come la tendenza a comportamenti di vicinanza e intimità con persone sconosciute.